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17 agosto 2013, di redazione
Grazzanise Non c’è limite alla barbarie umana, la quale non risparmia neanche i morti. Infatti all’apertura mattutina del cimitero ci si è accorti che alcune tombe dell’ala grazzanisana erano state violate. Non si trattava dei soliti furti di rame o di bronzo ma addirittura di effrazioni alle sepolture.
A raccontarlo è il custode del cimitero, sig. Giovanni Vitolo, che non si sottrae alle domande di cronisti e curiosi e racconta per l’ennesima volta lo spettacolo a cui si è trovato di fronte (...)