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71° anniversario della strage del ricovero

Sarebbe giusto ricordare con i rintocchi delle campane i tanti morti del 30 settembre ‘43

lunedì 29 settembre 2014, di redazione


Il 30 settembre – 1 ottobre ricorre il 71° anniversario del bombardamento che costò la vita a numerosi concittadini rimasti intrappolati nel ricovero di via Tre Grazie. Per l’occasione riproponiamo un nostro vecchio articolo dedicato all’argomento e ulteriori contributi frutto di nuove ricerche.
I mesi da Agosto a Ottobre furono letteralmente mesi di fuoco (anche se dal punto di vista meteorologico si registrarono giorni di maltempo) e il nostro paese si trovò al centro di aspri scontri tra gli Alleati e i Tedeschi che qui, sul Volturno, avevano organizzato una prima linea di resistenza contro gli eserciti nemici che risalivano la penisola. Le cronache dei giornali di allora, i diari, le cronologie delle unità combattenti, pur nella loro stringatezza, ci rimandano, a distanza di tanti anni, l’eco di dure giornate scandite da bombardamenti quasi quotidiani. La presenza di una pista di atterraggio richiamava le attenzioni degli alti comandi alleati e faceva del nostro paese un obiettivo da colpire. Per ricordare quei giorni e quelle vittime abbiamo preparato tre pezzi che pubblichiamo a partire da oggi. In questa prima nota ci occupiamo di alcuni resoconti stampa di varie parti del mondo estrapolando quelle righe che si riferiscono al nostro paese.

Il Daily Telegram from Adrian, Michigan, del 27 agosto 1943 scrive: “Bombardieri pesanti e medi degli Stati Uniti hanno rinnovato il loro assalto alla penisola italiana ieri con una serie di attacchi roventi su aerodromi principali. Fortezze Volanti hanno colpito l’aeroporto Capua e dei Marauder hanno fatto irruzione sulle installazioni aeree a Grazzanise. Un gran numero di aerei dispersi sui campi obiettivo sono stati colpiti e 15 combattenti nemici sono stati distrutti in duri scontri. […]
Gli aerei nemici abbattuti nell’arco di 24 ore fino a questa mattina sono stati 19, ha annunciato il quartier generale alleato. Mentre le Fortezze hanno colpito una linea ferroviaria a Capua, a 17 miglia a nord di Napoli, ed i [bimotori] Marauder hanno visitato Grazzanise, nelle vicinanze di Napoli, i Wellington della RAF hanno effettuato operazioni notturne nella periferia di Napoli.[…]
Le Fortezze hanno abbattuto otto nemici e i Lightnig quattro. Piste, aree di disimpegno, hangar e caserme a Grazzanise, appena a nord di Napoli, hanno ricevuto un approfondito lavoro dai B-26 pure scortati da Lightning. L’intera area è stata ricoperta di bombe e quando da 10 a 15 intercettori nemici hanno cercato di respingere l’attacco i bombardieri ne hanno abbattuto due e i Lightning uno
”.

The New York Times del 28 agosto 1943 titola: “Zona di Napoli; aviatori Americani colpiscono duramente i campi di Grazzanise e Capua” . E nel catenaccio descrive: “Armate di bombardieri americani colpirono ieri per il secondo giorno consecutivo nella battaglia degli aerodromi, in una risoluta campagna per snidare i resti della frantumata forza aerea del nemico dai cieli meridionali dell’Italia”.

Sempre il 28 ago 1943 The Camberra Times, in una corrispondenza da Londra scrive: “Il Comando Aereo di Algeri ha annunciato che bombardieri pesanti, Giovedi, hanno fatto irruzione sull’aeroporto di Capua e su due piste di atterraggio a Grazzanise a pochi chilometri a ovest. Numerose bombe caddero sulla zona di destinazione e tra gli aerei a terra. Quindici aerei nemici sono stati abbattuti in combattimento”.

Il 7 settembre ancora il Daily Telegram from Adrian riporta: “Bombardieri medi con un largo schieramento di caccia di scorta hanno colpito simultaneamente gli aeroporti a Capua. 20 miglia a nord di Napoli, e a Grazzanise, a breve distanza ad ovest, di Capua. L’aeroporto di Capua, inoltre, è stato bombardato di notte.”

L’8 settembreI due aeroporti (sic) a Grazzanise, a 20 km a nord ovest di Napoli, sono stati colpiti da B-26”, lo riferisce The Stars and strips, un quotidiano di cose militari distribuito nelle installazioni americane all’estero.
Lo stesso giorno l’australiano The Northern Star scrive: “Il comunicato emesso in Algeri oggi afferma che bombardieri pesanti nordafricani hanno attaccato Lunedi campi di aviazione e comunicazioni nella zona di Napoli. Bombardieri di forza media, scortati da mezzi a largo raggio, colpirono due aeroporti a Capua e Grazzanise e distrussero 10 caccia nemici”.
E un altro giornale australiano, The Examiner, di Launceston, Tasmania, precisa: “Gli attacchi nelle ultime 48 ore sono stati particolarmente rivolti ai campi di aviazione e ferrovie e sono stati tra i più pesanti e più concentrati della guerra del Mediterraneo. I campi di aviazione di Capua e Grazzanise sono stati fatti saltare dai bombardieri medi, bombardieri leggeri attaccarono gli scali ferroviari ad Aversa e bombardieri pesanti ieri hanno colpito i centri di comunicazione di Battipaglia, 25 km a SE di Napoli, e Altamura, 30 miglia N.W. della base navale di Taranto”.
Ancora The New York Times scrive il 1 ottobre 1943: “I Marauder B-26 della 12° US Air Force colpiscono obiettivi di comunicazione in Capua, Grazzanise, Arce e aree intorno a Mignano."

Per finire, ancora tre aggiornamenti giornalistici. Il 2 Ottobre 1943 l’Associated Press pubblica la cartina che riproduciamo, accompagnata dalla seguente didascalia: “La linea nera mostra il fronte alleato in Italia dopo la conquista di Napoli da parte delle forze ’Americane e britanniche. I tedeschi sono stati segnalati in ritirata verso Roma (freccia spezzata), 120 km in linea d’aria a nord di Napoli. La più vicina linea difensiva tedesca era prevista lungo la linea del fiume Volturno, circa venti miglia sopra Napoli”

Sempre il 2 ottobre il New York Sun informa: “[bombardieri medi] Wellington della RAF hanno scaricato pesanti carichi di bombe ieri sera su ponti di barche, che i tedeschi avevano gettato attraverso il fiume Volturno a Grazzanise, 20 miglia a nord di Napoli. Il nemico stava ritirando uomini e mezzi su questo ponte ieri. Anche Formia, 44 miglia a nord ovest di Napoli, lungo l’antica via Appia, è stata bombardata nella notte”.

Il già citato The Daily Telegram from Adrian, Michigan, scrive: “Bombardieri notturni hanno attaccato le linee della ritirata tedesca da Napoli. Ponti di barche a Grazzanise, 20 miglia a nord di Napoli, dove c’è un attraversamento del fiume Volturno, ha annunciato il Quartier Generale
Il giorno seguente, 3 ottobre, The Milwaukee Journal comunica: “Hanno ottenuto Rommel in Italia, e lui è un maestro nel combattimento di retroguardia [.…] colpi furiosi per bloccare la ritirata dei tedeschi dalla zona di Napoli. Bombardieri alleati Venerdì sera hanno attaccato ponti di barche a Grazzanise, 20 miglia a nord di Napoli, dove c’è un attraversamento del fiume Volturno
E così va avanti l’offensiva alleata per tutto il mese. La furia delle armi lascia una scia di morte e distruzione nel nostro paese e nel Basso Volturno.

Fine prima parte

frates

Note:
Cartina dell’Associated Press del 2 ott. 1943
B-25 del 487° Bomb Sq, 340° Bomb Gp sul Volturno nell’ottobre del 1943 (immagini riprese da Internet)

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2 Messaggi del forum

  • anniversario della strage del ricovero

    27 aprile 2019 20:01, di Arturo Morgillo
    Spett. Grazzanise on line, alla c.a. del Direttore Responsabile, mi chiamo Arturo Morgillo, sono un giornalista con tess. Ordine nazionale n. 29856, fondatore e responsabile del periodico Sanfelice Oggi - Valle di Suèssola, registrato al Trib. di S. Maria C.V. col n. 275 del 29-1-1982 ed edito mensilmente tra i centri di Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello e S. Maria a Vico. Scrivo, dopo aver letto e apprezzato l’articolo, per chiedere una informazione : la località Cancello, sede di "air depot" tedesco nel 1943, oltre ché nodo ferroviario, descritta, secondo il mio avviso, anche nel Combat chronology di Kit Carter e Robert Mueller in modo errato, si riferisce a Cancello Arnone oppure a Cancello scalo, fraz. dell’allora Comune Arienzo - San Felice, oggi San Felice a Cancello ? Grazie dell’attenzione e cordiali saluti. arturomorgillo@libero.it - 333-1351824.

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