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Parcelle d’oro al Comune. Ventiquattromila euro per due ricorsi presentati.

giovedì 30 giugno 2011, di redazione


Pignataro M. - 24.224 euro, questo è l’importo che l’amministrazione guidata da Cuccaro ha deliberato di versare agli avvocati D’Angelo (€ 7.000), Adinolfi (€ 8.612) e Pacilio (€ 8.612). I suddetti legali furono incaricati, su proposta avanzata durante il consiglio comunale del 22/11/07 dall’allora leader di opposizione Raimondo Cuccaro, di difendere il Comune di Pignataro per opporsi alla dislocazione della discarica sui terreni denominati “Cento Moggia”. Con delibera di giunta 188 e 194, entrambe del 2007, l’allora amministrazione Magliocca deliberò l’incarico stabilendo un compenso di € 1000. Ma disattendendo il dispositivo del deliberato, a distanza di tre anni, i legali chiesero al comune la somma di ben € 71.906 che il comune non volle pagare con la conseguente citazione in giudizio. Una situazione che vide coinvolte anche le amministrazioni di Calvi e Camigliano che si ribellarono, anche loro, alla richiesta di tre legali. L’amministrazione Magliocca nominò l’avv. D’Aiello quale difensore dell’Ente, che il 1° giugno scorso suggeriva all’attuale amministrazione comunale, d’accordo le parti, la risoluzione bonaria del contenzioso mediante il pagamento di € 24.224, prontamente accolta dall’attuale giunta.

Noi ragazzi di Giovane Italia riteniamo che ciò è un abuso in quanto i tre legali, nell’accettare l’incarico, conoscevano quale fosse il compenso che sarebbe loro spettato. Ma non solo. Come mai a distanza di appena un anno dallo loro richiesta e guarda caso appena dopo il cambio dell’amministrazione Comunale si sono accordati per una cifra di ben 50.000 in meno? E perché l’Amministrazione comunale ha aderito alla risoluzione quando il compenso era stato già stabilito nel deliberato di incarico? E poi per un ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c., peraltro erroneamente presentato al Tribunale di Napoli che si dichiarò incompatibile, ed un ricorso al TAR del Lazio, tra l’altro mai discusso in quanto cambiarono le scelte commissariali, è possibile che si debba pagare circa 25.000 euro? Scendere nelle polemiche non è il caso, ma riteniamo che sarebbe opportuno far conoscere ai cittadini se tra le parti del bonario accordo sussistono rapporti difensivi in altri procedimenti. I cittadini lo pretendono perché il Comune sta pagando una cifra esuberante per qualcosa che non ha ricevuto. Pretendiamo delle risposte dal Cuccaro in quanto fu lui a consigliare i nominativi degli avvocati, ed è stato lui ad accettare la risoluzione bonaria per una somma, a nostro dire, non in linea con le prestazioni svolte.

Giovane Italia di Pignataro M.

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