| Grazzanise oggi | Numeri utili | I nostri Caduti | Ris. elettorali | Trasporti | Differenziata | Meteo |
mercoledì 15 ottobre 2008, di redazione
Tweet |
Come i lettori sanno e come il sottotitolo di questo portale recita, ci interessiamo solitamente di fatti riguardanti Grazzanise e il Basso Volturno. Tuttavia questa volta vogliamo intervenire su una notizia di portata nazionale, sia per la sua importanza sociale sia perché in ogni caso interessa anche il nostro territorio. Ci riferiamo all’approvazione da parte della Camera dei Deputati di una mozione della Lega Nord che impegna il governo a “rivedere il sistema di accesso degli stranieri nella scuola” costituendo delle “classi ponte” successivamente chiamate (per vergogna ?) in modo più digeribile “classi di inserimento”.
Purtroppo non finiamo di sorprenderci. Ogni giorno si scende più in basso, ogni giorno si inocula veleno e si scavano fossati nel tessuto sociale della nazione.
Stiamo assistendo a una regressione culturale che fa spavento e di cui purtroppo non si vede la fine.
I danni che si stanno arrecando alla scuola, per dire, con l’avallo di tutti i ben pensanti dello schieramento governativo, sono come uno tsunami che non lascia altro che macerie. Ma questo stillicidio di odio, questa trasfusione permanente di veleno in un corpo già di per sé malato lo sta portando al disfacimento totale.
Questo paese dormiente si ritrova oggi xenofobo e razzista, pauroso e perciò aggressivo, bloccato nel suo evolversi civile (vedi l’aumento di episodi di intolleranza), in preda a egoismi e particolarismi che non porteranno a niente di buono.
Torniamo all’argomento! Chi scrive ha operato nella scuola e ha avuto la “fortuna” di avere tra i suoi allievi ragazzi immigrati. NESSUNO ha mai creato problemi di sorta, TUTTI sono stati esempi impegno, di buon comportamento, di sete di conoscenza, di desiderio sincero di far parte integrante della nostra società, di buoni risultati scolastici. Le difficoltà linguistiche sono state affrontate e superate brillantemente con l’opera continua ed efficace della scuola, al di là di leggi, norme, regolamenti e scoperte di acqua calda. La Scuola non predica l’accoglienza e l’integrazione, le pratica giorno per giorno.
Il ghetto nel quale si vogliono chiudere gli immigrati, i forestieri, gli estranei, i diversi, i nemici, è qualcosa che fa a pugni con la nostra tradizione e la nostra cultura e fa regredire la scuola di decenni. Si ritorna alle classi differenziali. Oggi tocca agli stranieri, domani potrebbe essere il turno di altre categorie di persone.
Questa spinta alla discriminazione nella scuola è un aspetto di quello che si avverte in tutta la vita sociale e va bloccata, va combattuta.
Prima che sia troppo tardi, si mobilitino le coscienze, si agisca secondo la nostra tradizione di tolleranza e di accoglienza. Se ancora esiste un briciolo di razionalità e di umanità non offuscato dalla paura, dal conformismo e dal bombardamento mass-mediatico facciamolo venire alla luce. Non contribuiamo a preparare un domani tragico.
Franco Tessitore