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Cancello ed A. - Proseguono gli incontri formativi di Generazione Azzurra

sabato 18 giugno 2011, di redazione


CANCELLO ED ARNONE – Venerdì 17 Giugno 2011, presso l’oratorio parrocchiale della chiesa “Maria SS. Assunta in Cielo” di Cancello ed Arnone si è tenuta la 2^ lezione di un ciclo di incontri formativi organizzati dall’associazione Generazione Azzurra. L’associazione, come abbiamo già avuto modo di segnalare, intende operare sul territorio per formare una coscienza politica oltre che sociale, ha come motto la significativa frase di don Milani: “A cosa serve che le vostre mani rimangano pulite se le avete sempre tenute in tasca?” Un monito, un incitamento, un incoraggiamento per tutti i giovani di Cancello ed Arnone ad avvicinarsi alla politica ed ai problemi sociali con maggiori competenze ed un maggiore senso civico.

La seconda lezione è stata esplicata dal Prof. Diritto pubblico dell’economia Raffaello Capunzo presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Napoli "Federico II’’, che ha affrontato il tema della “Politica economica di un governo liberale e federalismo fiscale”.

I lavori son stati aperti dal presidente di Generazione Azzurra, Avv. Raffaele Ambrosca che ha, ancora una volta, illustrato gli obiettivi della scuola di formazione politica, nonché il percorso che la stessa intende compiere per il futuro. Ha poi lasciato la parola al prof. Capunzo che con molta cautela si è addentrato nelle problematiche di un governo liberale, precisando che la via di una politica economica liberale autentica è più che mai oggi necessaria, insieme ad un concreto programma di sburocratizzazione statale, con riforme liberali tendenti a rivalorizzare in chiave moderna e al passo con il processo di globalizzazione in atto, quanto faccia parte del nostro bagaglio di valori, ideali e programmi.

Oggi – egli dice – tutto, ma soprattutto la politica, è oggetto di una visione mediatica, capace di pilotare la volontà popolare e, dunque, si deve essere sempre attenti e pronti a proclamare con orgoglio le proprie idee, non si deve soccombere, né nascondersi, ma proclamare la propria ideologia con fiducia nel futuro.

E poi…un accenno al “Federalismo Fiscale” che è una visione politica ed economica che vorrebbe instaurare una proporzionalità diretta tra il quantitativo di tasse riscosse in una determinata area territoriale del paese, e più esattamente le regioni in Italia, e il denaro effettivamente ridistribuito e utilizzato nell’area stessa. Vorrebbe la creazione di un sistema integrato, coordinato e decentrato per le responsabilità finanziarie. In effetti i principi fondamentali del federalismo fiscale sono il coordinamento dei centri di spesa con i centri di prelievo, che comporta automaticamente maggiore responsabilità da parte degli enti nel gestire le risorse. Le unità amministrative (regioni) assumono l’autorità legale di imporre le tasse, ma in alcune aree il ricavato sarebbe così basso che sarebbe comunque necessaria una dipendenza dei sussidi del governo centrale.
Lo scopo finale del federalismo non sarebbe, in teoria, quello del decentramento solo per il gusto di farlo, ma significherebbe assicurare il buongoverno. Ma, a tal proposito, come non tenere conto del divario sociale, economico e culturale tra il Nord ed il Sud?
Questa, un’interessante domanda di un partecipante al corso, ma non c’è stata un’esauriente risposta, solo la promessa di un ulteriore incontro per approfondire meglio e più tecnicamente gli argomenti trattati.

Matilde Maisto

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