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Doccia fredda sul progetto dei Green Wibes per un parco pubblico a Grazzanise

giovedì 19 settembre 2019, di redazione


Ci sono 8500 euro di finanziamento approvato dall’Agenzia nazionale per i Giovani, nell’ambito del programma europeo ’European Solidarity Corps’ per il progetto dal titolo “Ritrovare l’equilibrio tornando alla natura”, finalizzato alla realizzazione di un parco pubblico a Grazzanise con il coinvolgimento della cittadinanza. Progetto presentato da un gruppo di giovani riuniti sotto la sigla Green Wibes (Vibrazioni Verdi) e che ha avuto il sostegno di centinaia di cittadini.

Il progetto è a un punto morto perché non si riesce a trovare un’area disponibile. L’unico spazio disponibile pare essere quello degli ex campetti, che, da quando sono rientrati nella disponibilità comunale, sono in stato di completo abbandono, coperti da una vegetazione spontanea pericolosa per l’abitato circostante.

Da tempo di discute sulla destinazione di quell’area, villa comunale? Area mercato? senza che fino ad oggi si sia presa una decisione al riguardo. Così i Green Wibes hanno pensato bene di farne oggetto del loro progetto rivolgendosi al Commissario prefettizio, dott. Aldo Naldi, che attualmente regge l’Ente, con la richiesta di aprire un “tavolo ci concertazione”. Il finanziamento ha validità di un anno ed è bene muoversi in tempo.

Tuttavia da Piazzetta Montevergine è arrivata la doccia fredda della risposta del Commissario nella quale si precisa che l’area degli ex campetti “è interessata da una progettazione di riqualificazione con trasformazione in ‘Villa Comunale’”. “Pertanto essa non può essere concessa in uso a nessun gruppo o associazione”.

Un brutto colpo per i sogni dei Green Wibes che vedono messo in pericolo il finanziamento che tanto li aveva entusiasmati. Tuttavia essi non demordono. In un post su facebook si può leggere: “Quando perdi una battaglia è brutto, soprattutto se senti addosso il peso di un migliaio di firme, di un migliaio di persone che in questo progetto ci hanno creduto e ci credono ancora… Ma la guerra è ancora lunga. Stiamo vagliando altre ipotesi e, se dobbiamo capitolare, lo faremo in piedi, tutti insieme”.

Comunque c’è finalmente anche una parola chiara sulla destinazione d’uso dei ‘campetti’ (il come e il quando si vedrà poi). Rimane il problema dell’area Mercato. Sarebbe auspicabile capire le intenzioni in proposito. Il mercato settimanale non può più svolgersi in via Oberdan e ogni mese di ritardo non fa che aumentare la responsabilità di chi avrebbe dovuto decidere, gli amministratori eletti, e di chi dovrebbe decidere oggi, il Commissario.

frates

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