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La Chiesa di Capua è ora totalmente orfana

lunedì 11 febbraio 2013, di redazione


Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, psicologicamente e mentalmente di svolgere l’incarico affidatogli, allora ha il diritto ed in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi” (B. XVI, 2010)
Doveva essere quello di stamane un Concistoro ordinario con la firma del decreto di canonizzazione di alcuni nuovi Santi ma alla fine in Latino, secondo i Primi articoli del Codice di Diritto Canonico, il Santo Padre ha annunciato la notizia delle sue dimissioni che secondo canone non possono essere rifiutate da nessuno.
Il Papa cesserà di essere capo della Chiesa universale dalle ore 20 del 28 febbraio. Da allora con la sede Vacante senza celebrazioni particolari o funerali novendiali, il Camerlengo e i Cardinali guideranno la Chiesa e saranno indette le congregazioni cardinalizie e poi il Conclave.
Per ora il Papa parteciperà ai tradizionali esercizi spirituali in Vaticano senza udienze né altri impegni e poi dal 1 Marzo, andrà ad abitare a Castelgandolfo, finchè non sarà pronta l’ex sede delle suore di clausura in Vaticano, il Papa si ritira in monastero e dopo 700 anni un papa si dimette lasciando la sede vacante.
Le motivazioni ufficiali che hanno spinto il papa a fare ciò sono la salute e l’età, si mormora che soffra di un tumore allo stomaco e che le ultime vicende dette dei corvi lo abbiano fortemente gravato.
Per Pasqua dovremmo avere il nuovo Pontefice mentre Ratzinger si ritirerà per studiare e celebrare come un semplice vescovo emerito di Roma senza fare ombra al Successore.
Oggi è il 155°anniversario delle apparizioni dell’Immacolata sui Pirenei e la notizia arriva nella XXI giornata mondiale del Malato e nell’anniversario dei Patti lateranensi. Tutte queste coincidenze appaiono come segni che vanno a collocarsi in maniera fortemente incisiva nella vita pubblica capuana e grazzanisana che è orfana del Vescovo locale, orfana del Sindaco e che si prepara alle diverse elezioni in mezzo a tanti e gravi problemi come quello della nettezza urbana e delle famiglie che fanno fatica a vivere.
Riguardo l’elezione del Vescovo di Capua e di altre diocesi campane, questa potrebbe avvenire già sabato prossimo primo di quaresima e l’immissione potrebbe essere la domenica delle Palme, altrimenti è da rimandare a Primavera inoltrata o prima dell’Estate. I nomi Papabili sono Di Donna di cui abbiamo già parlato o Mons. Nolè francescano conventuale.
Riguardo la diocesi di Capua essa vive un forte momento di prova ma nonostante ciò va avanti e forse il Signore donerà ad essa un possibile vescovo per altra diocesi preso dal suo clero, sono ormai 50 anni e passa che non se ne vede uno rispetto alla vicina Aversa guidata dal giovane vicepresidente della Cei Spinillo.
Ora in Italia il momento è forte sia per le tensioni elettorali dove assistiamo alla coerenza di un papa che dopo diversi Scandali e per età si dimette mentre i Politici di lunga data e chiacchierati continuano ad essere attaccati alla poltrona.
Inoltre è profetico che quello che Sodano definisce "fulmine a ciel sereno" sia arrivato nell’anno della Fede e a 50 dal Concilio di cui fu padre consultore. La Chiesa è chiamata a riflettere su tanti aspetti della morale e dell’etica a riscoprire un annuncio evangelico efficace e nuove forma di risposte convincenti per una comunione inclusiva e non esclusiva di diverse categorie di fedeli e che non ceda alle lusinghe del mondo o alla sua secolarizzazione e corruzione, così come i Martiri d’Otranto hanno testimoniato e come sono stati ricordati stamane in Vaticano dallo stesso papa. Martiri che ricordo sono sepolti anche a Napoli nella Chiesa di Santa Caterina a Formiello.
Non si possono mettere a tacere le diverse istanze di diocesi in difficoltà, giovani con le loro domande, sacerdoti, teologi con le loro ricerche che avanzano, coppie non approvate dal magistero, omosessuali e diritti, formazione del clero, pedofilia ed ecumenismo, i cattolici scismatici e tradizionalisti, il dialogo con altre religioni e con gli stati per ciò che riguarda la Santa Sede (vedi questione palestinese). Tutto ciò deve essere oggetto di riflessione ma sopratutto di preghiera per chi crede verso l’Immacolata di Lourdes Madre della Chiesa così come la definisce il Vaticano secondo e la Lumen Gentium, i Martiri e i martiri d’Otranto ma anche verso defunti eccellenti come don Giuseppe Dossetti di cui dopodomani celebreremo il centenario della nascita. Lui con il compianto Cardinale Lercaro sono stati profeti di Pace, lui anche padre di una Costituzione che ha difeso da prete e monaco e sostenitore di un continuo dialogo e della continua riforma della Chiesa Cattolica Romana in ascolto dello Spirito Santo.
Intanto dopodomani Mercoledi delle Ceneri nel rito romano il Coraggioso Papa uscirà in processione penitenziale per il Rito delle Ceneri, da Santa Sabina con il sacro collegio e il presbiterio romano di cui fino al 28 febbraio è vescovo. Ricordiamoci tutti cardinali, preti e cristiani il motto delle Ceneri..."Ricordati uomo che sei polvere...dunque convertiti e credi al Vangelo".

Tiziano Izzo

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